Dove il suono si fa arte, storia, cultura, innovazione
Dalla pionieristica computer music degli anni ’70 alle installazione destinate all’aiuto di persone disabili, passando per restauro di archivi e UX Design, il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova è uno straordinario ibrido che si colloca al confine tra scienza e discipline umanistiche.
Unico nel suo genere, e per questo difficilmente collocabile entro confini precisi, sa ben nascondersi dietro al grande lavoro di ricerca che svolge quotidianamente e al fascino delle sue realizzazioni, concedendosi molto poco al mondo. Direi che la Settimana dell’Amministrazione Aperta è un’ottima occasione per stanarlo.
Martedì 6 febbraio ore 12.00 e ore 15.00
Alla scoperta di > CSC – Centro di Sonologia Computazionale – Università di Padova > Settimana dell’Amministrazione Aperta #SAA2018
Visioni del suono tra musica, arte, conservazione e innovazione
- Titolo: Visioni del suono tra musica, arte, conservazione e innovazione
- Dove: CSC – Centro di Sonologia Computazionale – Lungoargine Piovego, 1 – 35131 Padova
- Quando: 6 febbraio ore 12.00 e ore 15.00
- Con chi: Sergio Canazza e Antonio Rodà, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI), Università di Padova, Silvia Pittarello (PASocial Veneto)
- Partecipanti: max 15
Al Portello, dove si trova il suo quartier generale, avremo il grande piacere di conoscere il CSC – Centro di Sonologia Computazionale, dedito alla ricerca applicata sul suono in tutte le sue forme, una vera eccellenze a livello mondiale.
Pioniere della computer music in Europa negli anni ’70, il CSC ha radunato intorno a sé compositori interessati a utilizzare nuove tecnologie. Tra questi Luigi Nono, Luciano Berio, John Cage, Marco Stroppa.
Il Centro è attivo in quattro settori di ricerca:
- produzione di nuove opere di musica elettroacustica
- tutela e valorizzazione di beni culturali musicali
- tecnologie per favorire l’inclusione di studenti e lavoratori con disabilità
- UX Design, e cioè interazione umano-macchina attraverso il suono
Martedì vedremo 3 esempi concreti del lavoro svolto dai suoi ricercatori:
- CaRo – il pianista virtuale interattivo
- Rewind & Remind – interfacce umano-macchina per simulare un’esperienza d’ascolto storicamente fedele di dischi fonografici e nastri magnetici
- aiLearn – il pavimento interattivo per l’apprendimento tecnologicamente aumentato
Un assaggio?
Metti ad esempio aiLearn
aiLearn è un’installazione interattiva multimediale per l’apprendimento e la comunicazione, capace, tra le altre cose, di migliorare l’attività motoria dei bambini e prolungarne l’attenzione.
aiLearn aiuta i “piccoli” a imparare meglio e in modo efficace e mostra ai “grandi” l’importanza del suono nell’apprendimento e nei disturbi che lo affliggono, come ad esempio la dislessia.