
Il Mattino di Padova
27 ottobre 2018
Brrum trrr cipum cipum chichichi psss shh. Dal cancello di uno dei palazzi di via Marzolo, quelli dei prof dell’università patavina, esce un calesse.
Tutt’intorno campi, fango, gente che lavora. Distrattamente contadini e viandanti volgono gli occhi verso lo scoppiettante rumore. Il calesse sfreccia ma il suo strano suono non è di zoccoli né di ruote di ferro… Aiuto, dove sono i cavalli?
Questa l’immagine che un giorno del 1894 dovette lasciar di stucco passanti confusi e sorpresi dall’apparire di questo strano mostro semovente.
Quel calesse senza cavalli, targa 42-2 registrata all’ACI di Padova, era la vettura di Enrico Bernardi (1841-1919) matematico dell’Università di Padova, genio visionario, gran passione per l’ingegneria meccanica e pioniere dell’industria automobilista italiana.
Quella vispa vecchietta è ancora lì e ieri ha nuovamente stupito e sorpreso i curiosi del nostro giornale, che hanno partecipato alla visita al Museo di Macchine “Enrico Bernardi”, registrando il tutto esaurito.