
Il Mattino di Padova
10 marzo 2019
“Quarant’anni fa si riusciva a salvare solo il 20% dei bambini malati di tumore. Oggi salviamo l’80% e questo grazie a uno sforzo di innovazione proprio in ambito biomedico”.
A dirlo è Antonella Viola, professoressa di Patologia Generale all’Università di Padova e Direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica IRP di Città della Speranza di Padova.
All’IRP innovazione e sviluppo sono imperativo categorico, il “tu devi” kantiano che spinge e motiva, anche moralmente, alla ricerca di quella “novità” che permetta pure a quel 20% di bambini che non ce la fa – e in Italia sono tra i 400 e i 450 all’anno – di essere salvato.
Riferimento nazionale per la diagnostica avanzata, IRP riceve ogni giorno da tutta Italia richieste di diagnosi “perché”, spiega Viola, “siamo i migliori”.
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