Era conservato nella biblioteca della Royal Society, sotto gli occhi di tutti da almeno 250 anni, ma un errore di catalogazione ne aveva fatto perdere le tracce fino allo scorso agosto quando l’occhio attento di uno studioso italiano lo ritrovò nell’archivio online della biblioteca.
Si tratterebbe dell’originale di una lettera che Galileo Galilei scrisse il 21 dicembre 1613 al suo allievo Benedetto Castelli, matematico dell’Università di Pisa, ritrovata da Salvatore Ricciardo, ricercatore di Storia della Scienza dell’Università di Bergamo.